Eremo, Santuario, Religione

ph. Davide Marcesini

ph. Davide Marcesini

La Pietra viene percepita da sempre come luogo vicino alla divinità ed emblema della spiritualità. Lo testimoniano la scelta delle sue pendici per una necropoli già dal XI sec. a.C. (Campo Pianelli). Agli accampamenti e fortificazioni militari, succedutesi nel tempo, sulla sommità erano sempre affiancati i luoghi di culto.

Ai piedi della rupe sorge un eremo, edificato nel 1617, già custodito dai Benedettini, ora santuario mariano diocesano, dove nella sagrestia sono conservati affreschi risalenti al XV secolo, fra questi si trova la Madonna di Bismantova a cui l’Eremo è dedicato e verso la quale da secoli si svolge, nel mese mariano, un sentito pellegrinaggio.

Nei paesi circostanti vi sono antiche chiese dedicate a S. Apollinare di Ginepreto, SS. Pietro e Paolo di Campolungo e S. Prospero di Vologno, oratori nei borghi minori: S. Anna a Maro, SS. Angeli Custodi a Carnola e Casale, S. Caterina a Bondolo.
Innumerevoli maestà, icone e segnali di devozione di tutte le epoche distribuite sul territorio circostante. Di recente è stata predisposta una Via Crucis permanente, sul percorso da Casale alla Foresteria.

A testimonianza della particolare energia emanata dalla rupe, la Pietra è stata ed è meta di pellegrinaggi religiosi o di tradizione popolare. Innumerevoli anche le leggende e le denominazioni legate a luoghi particolari (“grotta del diavolo”), alla forma delle pietre (“testa di cavallo”), all’agricoltura (“gallo di Fontana Cornia”).