Carnola

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Ph. Fausto Giovannelli

Da Carnola (mt. 751 slm) si accede alla Pietra da Sud, costeggiando i campi coltivati su carraie protette da alberi e siepi.
Gli abitanti di Carnola, nei secoli, hanno scolpito un paesaggio tipico del Parmiggiano reggiano, grazie ad un ambiente che garantiva ottime possibilità per l’agricoltura. Campi non troppo in pendenza, composizione ed elevata umidità del suolo hanno favorito lo sviluppo delle foraggere, inframmezzate da boschi di latifoglie e siepi.

Il paese è in una posizione molto felice, su una linea di spartiacque, esposto interamente a sud su un versante soleggiato che guarda la vallata del Rio Dorgola, piccolo affluente del Secchia. Due chilometri più in basso, di fronte al versante settentrionale del monte Rosso, sorge la borgata di Parisola.*

L’assetto storico del borgo ha un andamento indifferenziato, le costruzioni si allungano verso le direttrici viarie che conducono ai campi coltivati. Nel 1404 figurava tra le “ville” dipendenti dal castello di Bondolo che vennero riconfermate dagli Estensi alla famiglia dei da Bismantova.
E’ tutt’ora presente, e restaurato nel 2013-14, l’oratorio degli Angeli Custodi, orientato verso ovest con la facciata a capanna e riquadrata da semplici lesene angolari, che ha sostituito probabilmente una chiesa dedicata a San Michele.**

* Fonte: Castelnovo ne’ Monti, a cura di Walter Baricchi e Paolo Ielli
** Fonte: Insediamenti storico e beni culturali appennino reggiano di Walter Baricchi